A cura di Sara Petrucci ( www.sarapetrucci.it)
L’azienda
agricola Il Pioppotremulo si trova a Brivio (LC), in collina, ma i
terreni in cui si è realizzata la coltivazione sperimentale del mais
si trovano in una posizione pianeggiante presso la vicina Imbersago.
Il
terreno appare di tessitura piuttosto sciolta, con molto scheletro.
Prima della semina era stato arato e concimato abbondantemente con
letame maturo proveniente da un allevamento locale.
La
semina delle parcelle sperimentali e del bordo del Marano era
avvenuta nella data del 22 aprile.
Accanto
è stato seminato un appezzamento di mais Nero Spinoso di Valle
Camonica per il quale sono stati utilizzati i semi conservati dalla
sperimentazione dello scorso anno.
A
causa del clima inclemente e degli abbassamenti delle temperature
avvenuti nelle settimane successive alla semina, l’emergenza si è
ben presto rivelata molto rada.
Figura
1: blocco 9
Il fenomeno delle fallanze ha riguardato anche
il mais nero, ma grazie alla disponibilità di semi di scorta e con
l’aiuto dell’agricoltore Mario Vitali di Arcene che coltiva
abitualmente questa varietà e ha potuto fornire a Marisa altra
semente, è stato possibile realizzare un altro tentativo, andato a
buon fine.
Probabilmente
la semina del mais in questa zona dovrebbe avvenire all’inizio di
maggio, ma Marisa temeva che seminando più tardi del 22 aprile, non
disponendo quel terreno di irrigazione, il mais sarebbe andato
incontro a siccità durante le sue prime fasi di sviluppo.
Visita
19 luglio
All’interno
delle parcelle si stima una presenza effettiva di circa il 2% delle
piante di mais, molte delle quali a taglia contenuta.
I
bordi di Marano contano complessivamente 48 piante.
Vi
è molta infestazione di erba, che era stata zappata via con
difficoltà in due interventi nei mesi scorsi e poi ricresciuta.
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